“Ad alta voce”: presentazione del libro di Massimo Mapelli al Circolo dei Lettori

“Ad alta voce. Trent’anni di giornalismo vissuti in prima persona”. Mercoledì 8 febbraio alle 18:30 presso il Circolo dei Lettori di Torino si terrà la presentazione del libro di e con Massimo Mapelli, edito da Baldini+Castoldi. Saranno presenti Antonella Mariotti e Martino Villosio.
A partire da un’esperienza trentennale sul campo, il giornalista riflette sulla sua professione attraverso un racconto che si snoda in un arco di tempo in cui tutto è cambiato, fino all’era dei social media, delle fake news e dopo l’impatto della guerra in Ucraina e della pandemia.
Ad alta voce è il racconto di trent’anni di giornalismo vissuti in prima persona. Dalla formazione e gli esordi con l’esperienza di Rai Stereo Notte alla lunga marcia verso il praticantato e la conquista di una assunzione in pianta stabile dopo dieci anni di lavoro precario e le collaborazioni nella carta stampata e in televisione tra stampa periodica, la Rai e Tmc News. C’è il vissuto delle esperienze da inviato in Italia e all’estero anche al seguito delle missioni militari. I momenti epocali, in diretta da piazza San Pietro e in conduzione nei giorni della fine del pontificato di Giovanni Paolo II. Gli approfondimenti, dall’inchiesta al documentario e le grandi interviste. Il racconto del lavoro in Antartide e nelle regioni dell’Artico per spiegare gli effetti del riscaldamento globale e delle calamità come il terremoto dell’Aquila e il vertice del G8. La cronaca giudiziaria e il lavoro sui grandi processi dalla revisione del caso Calabresi, da cui nacque la rubrica dal carcere di Adriano Sofri, fino al delitto di Meredith Kercher.
Il rapporto, raccontato senza reticenze, con editori e direttori, da Sandro Curzi ad Antonio Lubrano. E, dopo la nascita de La7, da Nino Rizzo Nervo a Giulio Giustiniani, da Antonello Piroso fino all’era Mentana. Questo libro è una riflessione sulla professione giornalistica, sul presente e il futuro dell’editoria. Attraverso un racconto che si snoda in un arco di tempo in cui tutto è cambiato. Fino all’era dei social media, delle fake news e dopo l’impatto della guerra in Ucraina e della pandemia del coronavirus sulle nostre vite.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.