È online il sito Papageno.news, per un’informazione responsabile sul suicidio


Martedì 1° marzo 2022, durante il corso di formazione “Suicidio e informazione buone pratiche e un nuovo sito per fare bene cronaca” ospitato presso la sede dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, palazzo Ceriana Mayneri, è stato presentato Papageno.news Per un’informazione responsabile sul suicidio. Si tratta del primo sito internet di riferimento sul tema in Italia, nato da una collaborazione tra medici e giornalisti, con il patrocinio di ordini nazionali e regionali e di associazione del settore, che fornisce indicazioni sul modo più corretto di fare informazione a proposito di casi di suicidio, o tentato suicidio, specie nel caso di adolescenti, per ridurre al massimo il rischio di emulazione, senza comprimere il diritto di cronaca e alla buona informazione. Il sito si rivolge innanzitutto ai professionisti dell’informazione e della comunicazione, ma si propone di essere utile a tutti coloro che intendono pubblicare su queste tematiche, con qualsiasi mezzo, dalla carta, ai video, ai social media. Le linee guida internazionali, a partire da quanto pubblicato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (WHO, 2014, 2017) identificano nella formazione dei media uno dei principali obiettivi per la pianificazione delle strategie di prevenzione del suicidio a livello globale e nazionale. La letteratura scientifica internazionale è infatti oramai univocamente in accordo (Pirkis, 2018; Niederkrotenthaler, 2020) nel riconoscere l’esistenza di quello che viene definito “effetto Wether”, ossia l’effetto negativo sulla incidenza di suicidi legata ad un certo modo di comunicare le notizie di suicidio da parte dei media. Parallelamente sempre di più sono disponibili dati di letteratura che confermano l’esistenza dell’effetto “Papageno”, ossia un effetto protettivo che i media possono avere nel ridurre l’incidenza dei suicidi. Come pubblicato su Lancet Public Health nel numero di febbraio 2022 in una meta-analisi che ha considerato tutti gli studi pubblicati sull’argomento (Niederkrotenthaler, 2022), la narrazione, da parte dei media, di storie di speranza e di guarigione, ha un effetto protettivo per le persone che presentano una vulnerabilità in relazione al potenziale suicidio. La gestione attenta della cronaca sui casi di suicidio consente di ridurre il rischio emulativo. Stefano Tallia, presidente Odg Piemonte: “Appena insediati, siamo stati subito travolti da una serie di casi relativi al suicidio. Io vengo da una scuola in cui il suicidio non veniva trattato, se non in particolari e rari casi. Invece abbiamo sperimentato come questo muro di riservatezza sia caduto. Come Ordine abbiamo scelto la strada di promuovere una riflessione. Essere giornalisti comporta una responsabilità sociale. Vuol dire anche omettere informazioni in nostro possesso, altrimenti ci trasformiamo in meri riproduttori. Il nostro è anche un ruolo di mediazione. Pubblicare senza applicare un filtro vuol dire abdicare ad un modo corretto di lavorare. Ci sono tragiche storie private che non devono essere date alle stampe”. All’evento di formazione sono intervenuti anche Elisa Maria Fazzi presidente della Sinpia – Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza; Silvia Gambotto coordinatrice della commissione epidemiologia prevenzione ed educazione sanitara dell’Ordine Provinciale dei Medici e Chirurghi e degli Odontoiatri (MCeO) di Torino; Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti; Benedetto Vitiello, professore del Dipartimento di Scienze della Sanità pubblica e pediatriche dell’Università di Torino; Chiara Davico, ricercatrice del Dipartimento di Scienze della Sanità pubblica e pediatriche dell’Università di Torino; Dario Corradino giornalista e consigliere del Consiglio territoriale di disciplina piemontese. Paolo Piacenza, giornalista e coordinatore del progetto Papageno.news, ha moderato l’incontro.      

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