A Fossano presentata la ricerca del Pestelli sulla stampa locale piemontese

Sono ripartiti da Fossano gli incontri del Consiglio dell’Ordine con le colleghe e i colleghi delle province.

Oggi, venerdì 1° marzo, nella Confraternita dei Battuti Bianchi è stata presentata una ricerca condotta dal Centro Pestelli sulla stampa locale piemontese curata da Roberto Moisio.

“Inizia oggi un viaggio di un lavoro iniziato due anni fa che intende scattare una fotografia della stampa locale piemontese, per stimolare una riflessione sul futuro del settore” ha esordito il presidente dell’Ordine Stefano Tallia.

Ezio Ercole ha parlato del mito dell’oggettività del giornalismo, laddove obiettività e oggettività non devono sovrapporsi.

Presente anche Giorgio Levi, presidente del Centro Studi Pestelli.

“Una fotografia della stampa locale che mancava dal 1995, quando i periodici locali diffondevano circa 600 mila copie a settimana – ha raccontato il curatore della ricerca Roberto Moisio -. Allora le testate erano circa 73. Oggi lo stato dell’arte certificato dalla Fipeg parla di 53 testate, con una diminuzione evidente di numero di testate e di copie (400 mila diffuse oggi a settimana).

La pandemia ha fatto da spartiacque con un’ interruzione traumatica della produzione e una maggiore richiesta di informazioni da parte dei lettori. Si è arrivati al passaggio da giornale di carta a giornale multimediale. Negli ultimi due anni abbiamo assistito poi alla moria di edicole.

Inevitabile il ribaltamento del rapporto fra giornale e lettore. Il lettore andava a comprare il giornale e conosceva i giornalisti. Il giorno dell’uscita del giornale c’era la fila all’edicola. Oggi invece ci si deve inventare eventi per catturare occasioni di diffusione. Oggi il giornale deve cercare il lettore, mentre una volta il lettore cercava il giornale”.